Nel sogno di stanotte, che poi è un sogno ricorrente, la città era avvolta dal buio e le strade ricoperte di melma nera e densa come catrame. Le persone venivano fuori dalle case come topi e stavano sulle porte senza luce, nella pigra attesa di qualcosa. Osservavo le loro sagome in penombra incerto se continuare ad andare avanti oppure infilarmi con loro dentro qualche rimessa. Poi ho trovato un corteo di persone che risaliva come me. Tutti si tenevano per mano per restare in piedi e non scivolare sul fango. E quelli che rimanevano indietro o sui bordi li incoraggiavano a seguirli. Hanno preso per mano anche me che tentennavo e siamo risaliti tutti insieme verso il centro, entrando direttamente nel buio.
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