Cos’è quel galletto grasso che mi fissa ghignando attraverso la finestra della stanza in fondo immerso in un paesaggio di neve calda? Sta appollaiato su un tetto circondato da molte persone in una luce calda. Lo fisso anch'io da qui in penombra mentre faccio il mio augurio di speranza ad una coppia straniera riparatasi dal freddo che loro soli sentono e si abbracciano. Stanno sulla porta di casa ma non entrano. Viva l’amore dico loro nel mio italiano scarso e ne ridacchiano, imbarazzandomi un poco. Mi troveranno buffo non so, ma so mentre rientro che non è poco in quel paesaggio in quella neve calda avere un altro da tenere stretto, e per sbrigarmi carico la legna che mi serve per attizzare un fuoco che non serve in quella stanza vuota dove mangio coi miei soli fantasmi dal mio solo piatto un brodo di pollo caldo e senza sale.
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