Faccio la mia rassegna dei blog, come ogni mattina. Passo dal blog di Marco Bertoli (Jazz nel Pomeriggio) e faccio partire il brano qui sotto, splendido, di John Medeski. Poi un giro su Le Parole e le Cose, dove hanno pubblicato una nuova traduzione (a cura di Manuela Alessandra Poggi) di Heiner Müller, fra i miei poeti preferiti. Leggo le poesie con la musica di sottofondo, sono malato, ho poca fiducia nell'umanità e nel futuro. Questo è il mio umore oggi e il cielo non cambia. Non cambia mai la natura umana.
SGUARDO ESTRANEO: CONGEDO DA BERLINO
Dalla mia cella davanti al foglio vuoto
In testa un dramma per nessun pubblico
Sono sordi i vincitori i vinti muti
Uno sguardo estraneo su una città estranea
Giallogrigie le nubi passano alla finestra
Biancogrigi i piccioni cagano su Berlino
Heiner Müller 14.12.1994
SGUARDO ESTRANEO: CONGEDO DA BERLINO
Dalla mia cella davanti al foglio vuoto
In testa un dramma per nessun pubblico
Sono sordi i vincitori i vinti muti
Uno sguardo estraneo su una città estranea
Giallogrigie le nubi passano alla finestra
Biancogrigi i piccioni cagano su Berlino
Heiner Müller 14.12.1994
2 commenti:
bellissima la poesia... peccato che in traduzione si perda il gioco delle rime
vero. purtroppo per la rima, in traduzione, raramente c'è scampo...
Posta un commento