giovedì 24 maggio 2018

snob

Stamattina, in libreria, con un atteggiamento in cui non mi riconosco e di cui un poco mi sono vergognato, mi sono ritrovato davanti allo scaffale di poesia, per la maggior parte occupato dalla bianca di Einaudi. Così, per abitudine, ho dato una scorsa ai titoli, ne ho aperti un paio a caso e poi, quasi scocciato, ho rimesso tutto a posto mentre pronunciavo la parola: “Cacatine”. E mi sono sentito in colpa per averlo detto a voce alta.