Era il penultimo giorno di permanenza a Bogotà. Eravamo andati con degli amici a fare una gita fuori, a visitare la cattedrale di sale. Era sera, e rimanemmo a cenare in albergo, e dopo cena restammo a chiacchierare in sei, Guadalupe, Vince ed io, e inoltre c’erano Ariel Madrazo, poeta argentino, il poeta venezuelano Alexis Romero e il poeta colombiano Fernando Linero. Ariel Madrazo, pur essendo anziano, aveva ballato il tango il giorno prima per ore e ore con la poetessa messicana Thelma Nava, con movimenti aggraziatissimi. Alexis Romero leggeva le sue poesie inedite preparandole e correggendole continuamente, e sembrava quasi che le scrivesse prima di leggerle; Fernando Linero era uno dei tredici poeti che avevano partecipato alla prima sessione del festival di poesia di Medellin. Non partecipava al festival di Bogotà, ma veniva spesso a trovarci e qualche volta leggeva in pubblico le mie poesie nella traduzione spagnola alternandosi con Stella Ayala. Eravamo andati a fare questa gita con Marcela Salazar Posada, quel giorno, amica di Vince, e il marito psichiatra; al ritorno, in macchina, avevano messo un disco di poesie di Neruda. Eravamo rimasti molto colpiti del fatto che in macchina si pensasse di ascoltare una poesia, invece che un brano di musica; ma nello stesso tempo la recitazione di Neruda ci era parsa molto retorica. Quella sera dissi ad Alexis: ho capito quello che dicevi qualche giorno fa quando affermavi che la poesia latinoamericana deve liberarsi dell’autocommiserazione.
Sì, disse lui. Credo che la poesia latinoamericana debba liberarsi di Neruda. È un grande poeta, ma bisogna liberarsene, così come voi avete dovuto liberarvi di D’Annunzio.
Come ci si libera di un padre – dissi io.
Sì. Tra l’altro, per esempio, proprio come antidoto a questa vena autocommiserativa, io, e anche qualche altro poeta che conosco, troviamo interessante la lettura di un poeta come Magrelli.
Carlo Bordini, Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina (Luca Sossella editore, 2008)
Nessun commento:
Posta un commento