Dice Arminio: "I miei libri hanno vendite fuori quota rispetto alla poesia la cui tiratura media in Italia è sulle mille copie. 'Cedi la strada agli alberi' del 2017 ha venduto 40 mila copie e continua a vendere. 'L'infinito senza farci caso' del 2019 è oltre le 10 mila copie. E 'La cura dello sguardo' il giorno dopo l'uscita ha avuto la prima ristampa".
Non so quanto siano attendibili i dati, ma io leggo e mi chiedo chi è che stampa più di mille copie di un libro oggi in Italia, escluse Mondadori o Einaudi? Io non lo faccio, non avrei nemmeno dove metterle, ditemi chi lo fa. E mi ricordo lo stesso Arminio che 10 anni fa a una presentazione, quando andai a farmi autografare la mia copia di Cartoline dai morti, quando gli dissi che mi interessavo di poesie mi disse: sei coraggioso, la poesia non vende nulla. Lo disse lui, per esperienza. Quindi non so come abbia fatto, non so cosa sia successo e non credo basti solo un buon ufficio stampa per arrivare a tutto questo, ma sono casomai tante circostanze che si assommano insieme e che secondo me andrebbero studiate, su di lui ma anche sulle esigenze del suo numeroso pubblico. Esigenze che come si è visto a volte lo ingabbiano. Spero sempre in una bella tesi di laurea a tema. Oppure niente, continueremo a dire che se Arminio vende è perché si è venduto e chi lo compra è un idiota, felici dei nostri 25 lettori blasonati ma chiedendo poi all'editore di fare i miracoli per vendere libri che non si vendono.
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