domenica 23 agosto 2020

la crepa (the crunch)

troppo o
troppo poco

troppo grasso o
troppo scarno
o nessuno.

ridere o
piangere

chi t’odia
chi t’ama

estranei con facce come i
culi delle
puntine da disegno

eserciti che si fanno largo in marcia
su strade di sangue
sbandierando bottiglie di vino
e fottendo di baionetta
le vergini.

o un vecchio in una stanza modica
con una fotografia di M. Monroe

è così vasta la solitudine di questo mondo
che puoi osservarla nel lento movimento delle
lancette di un orologio.

gente sfinita
mutilata
dall’amore o da nessun amore.

ma davvero faccia a faccia la gente non è buona
l’un con l’altra.

il ricco non è buono con il ricco
il povero non è buono con il povero.

e ciascuno ha paura.

il sistema educativo c’insegna
che possiamo avere tutti
culo a vincere.

ma non ci ha mai parlato
delle fogne
o dei suicidi.

o del terrore di una persona
che soffre in una stanza
da sola.

incontaminata
inespressa a

dare acqua a una pianta.

la gente non è buona l’un con l’altra.
la gente non è buona l’un con l’altra.
la gente non è buona l’un con l’altra.

e credo che mai lo sarà.
né gli chiedo di esserlo.

ma delle volte ci penso
a.

le perle del rosario oscilleranno
le nuvole adombreranno il cielo
e il killer decapiterà il bambino
come si spicca con un morso il capo ad un gelato.

troppo o
troppo poco

troppo grasso o
troppo scarno
o nessuno

chi t’odia supera chi t’ama.

la gente non è buona l’un con l’altra.
forse se lo fosse
la nostra morte non sarebbe così triste.

intanto guardo le ragazze
i giovani steli
fiori nati da una chance.

dev’esserci un modo.

dev’esserci di sicuro un modo a cui non abbiamo
pensato.

chi mi ha messo in testa questa convinzione?

che piange
e invoca
e dice che abbiamo una chance.

alla quale non dirà mai di
“no.”

(Charles Bukowski, traduzione mia)

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