(Vado dall’editore a presentargli
il mio nuovo manoscritto,
e nella mano sinistra tengo
due bellissimi polli nostrani,
allevati nel modo giusto, all’aperto.
Le segretarie si mettono a ridere,
ma io non capisco e spiego
che i polli sono un dono
per favorire la disposizione d’animo dell’editore,
per addolcire la pratica.
Le ragazze non capiscono
e mi dicono “aspetti, vediamo se è libero”).
Cesare Viviani, Ora tocca all’imperfetto (Einaudi)
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