lunedì 4 ottobre 2021

il condono

Oggi su Telenorba hanno dato un servizio giornalistico sulla questione del mio paese che non revoca la cittadinanza a Mussolini. Intervistati dalla giornalista due esponenti politici, Giovanni Oliva (opposizione) e Vito Speciale (vicesindaco, ma probabilmente futuro sindaco) e alcuni miei concittadini. Vito Speciale ha dato una risposta degna di un romanzo di Sciascia: "Abbiamo indagato e non ci risulta che lo abbia fatto qualcun altro" per cui, non risultando, non lo facciamo nemmeno noi. Un po' più tristi le risposte dei miei concittadini, i quali hanno confermato la decisione presa dai rappresentanti politici. La cosa tremenda sono state le motivazioni addotte: "Non si cambia il passato e ciò che è fatto è fatto". Che non è più nemmeno mentalità fascista, ma proprio mentalità da condono edilizio. Tu falla la cosa che una volta fatta non la togli più, devi solo stare zitto e aspettare il prossimo condono. Funziona così. Basta affacciarsi da un qualsiasi balcone per vedere come funziona, dove ha portato. E non so davvero cosa sia peggio per noi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Antonio,

Mi chiedo perchè all'improvviso in alcuni comuni italiani si decida di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini; personalmente io non so se negli anni seguenti alla nascita della Repubblica alcuni comuni italiani abbiano preso la decisione di revocarla; se è stata revocata nei primi anni della repubblica, allora ha un senso, poichè è stata presa, presumo, da coloro che hanno combattuto il fascismo, e quindi dare un taglio netto con la storia passata; farlo dopo 75 anni è solo frutto di ideologia del politicamente corretto, ormai si va a caccia di fascisti, razzisti, sessisti, omofobi; fa trend; in effetti se in una città, magari che è stata comunista fin dalla nascita della repubblica, non ha mai preso questa decisione mi chiedo perchè farlo ora. Penso che i politici di oggi, sia a livello locale che a livello nazionale, debbano preoccuparsi di ben altro che pensare di revocare la cittadinanza a Mussolini. Non so se ricorda qualche anno fa il caso del gestore di un lido di una spiaggia di Chioggia che aveva tappezzato il suo lido con motti da linguaggio fascista:grave scandalo! sembrava che avesse ucciso qualcuno; eppure è una spiaggia frequentata anche da gente di sinistra; deve sapere che un paio di anni prima dello scoppio del caso io sono stato in quel lido (abito in veneto) e quei suoi motti erano lì chissà da quanto tempo. Aggiungo che sono della provincia di Bari, originario di un paese che nei primi 40 anni della storia politica repubblicana locale è stata governata dai comunisti con percentuali bulgare; Lì c'è una scuola elementare le cui inferriate che recintano il perimetro sono ancora dell'epoca fascista, con il marchio del fascio e la data dell'era fascista. Danno fastidio? No.

Mike Lenzi

lillo ha detto...

Salve Mike, che sia una storia politica credo anche io. Però il mio post era relativo soprattutto al contesto in cui è nato. Il vicensindaco ha mentito spudoratamente, dicendo alla televisione che non risulta sia stato fatto da altri, mentre tutti i comuni intorno lo hanno fatto nell'ultimo mese, e già questo, mentire in TV, non è bello. Ma poi il mio è un comune politicamente schierato molto oltre la destra (tanto è vero che ci sono ben due circoli parafascisti (Nuovo Ordine Nazionale e l'associazione Benito Mussolini) che nei miei anni da giornalista ho sfiorato con relative minacce (minacce telefoniche, agguati, botte, ecc.). Ed è, ma questo è un problema universale oramai, una zona di ampio abusivisto edilizio, contro cui combatto da anni, ma senza speranza, visto che i primi ad accettarlo e diffonderlo sono gli stessi concittadini che spesso si vendono per una casa o per un condono. Diciamo che sono stato ingiusto ma perché sono cose che sento sulla mia pelle.