Oggi
su Telenorba hanno dato un servizio giornalistico sulla questione del
mio paese che non revoca la cittadinanza a Mussolini. Intervistati dalla
giornalista due esponenti politici, Giovanni Oliva (opposizione) e Vito
Speciale (vicesindaco, ma probabilmente futuro sindaco) e alcuni miei
concittadini. Vito Speciale ha dato una risposta degna di un romanzo di
Sciascia: "Abbiamo indagato e non ci risulta che lo abbia fatto qualcun
altro" per cui, non risultando, non lo facciamo nemmeno noi. Un po' più
tristi le risposte dei miei concittadini, i quali hanno confermato la
decisione presa dai rappresentanti politici. La cosa tremenda sono state
le motivazioni addotte: "Non si cambia il passato e ciò che è fatto è
fatto". Che non è più nemmeno mentalità fascista, ma proprio mentalità
da condono edilizio. Tu falla la cosa che una volta fatta non la togli
più, devi solo stare zitto e aspettare il prossimo condono. Funziona
così. Basta affacciarsi da un qualsiasi balcone per vedere come
funziona, dove ha portato. E non so davvero cosa sia peggio per noi.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
lunedì 4 ottobre 2021
il condono
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2 commenti:
Gentile Antonio,
Mi chiedo perchè all'improvviso in alcuni comuni italiani si decida di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini; personalmente io non so se negli anni seguenti alla nascita della Repubblica alcuni comuni italiani abbiano preso la decisione di revocarla; se è stata revocata nei primi anni della repubblica, allora ha un senso, poichè è stata presa, presumo, da coloro che hanno combattuto il fascismo, e quindi dare un taglio netto con la storia passata; farlo dopo 75 anni è solo frutto di ideologia del politicamente corretto, ormai si va a caccia di fascisti, razzisti, sessisti, omofobi; fa trend; in effetti se in una città, magari che è stata comunista fin dalla nascita della repubblica, non ha mai preso questa decisione mi chiedo perchè farlo ora. Penso che i politici di oggi, sia a livello locale che a livello nazionale, debbano preoccuparsi di ben altro che pensare di revocare la cittadinanza a Mussolini. Non so se ricorda qualche anno fa il caso del gestore di un lido di una spiaggia di Chioggia che aveva tappezzato il suo lido con motti da linguaggio fascista:grave scandalo! sembrava che avesse ucciso qualcuno; eppure è una spiaggia frequentata anche da gente di sinistra; deve sapere che un paio di anni prima dello scoppio del caso io sono stato in quel lido (abito in veneto) e quei suoi motti erano lì chissà da quanto tempo. Aggiungo che sono della provincia di Bari, originario di un paese che nei primi 40 anni della storia politica repubblicana locale è stata governata dai comunisti con percentuali bulgare; Lì c'è una scuola elementare le cui inferriate che recintano il perimetro sono ancora dell'epoca fascista, con il marchio del fascio e la data dell'era fascista. Danno fastidio? No.
Mike Lenzi
Salve Mike, che sia una storia politica credo anche io. Però il mio post era relativo soprattutto al contesto in cui è nato. Il vicensindaco ha mentito spudoratamente, dicendo alla televisione che non risulta sia stato fatto da altri, mentre tutti i comuni intorno lo hanno fatto nell'ultimo mese, e già questo, mentire in TV, non è bello. Ma poi il mio è un comune politicamente schierato molto oltre la destra (tanto è vero che ci sono ben due circoli parafascisti (Nuovo Ordine Nazionale e l'associazione Benito Mussolini) che nei miei anni da giornalista ho sfiorato con relative minacce (minacce telefoniche, agguati, botte, ecc.). Ed è, ma questo è un problema universale oramai, una zona di ampio abusivisto edilizio, contro cui combatto da anni, ma senza speranza, visto che i primi ad accettarlo e diffonderlo sono gli stessi concittadini che spesso si vendono per una casa o per un condono. Diciamo che sono stato ingiusto ma perché sono cose che sento sulla mia pelle.
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