Visto che è il giorno delle palme e che sono un fervente dylaniato, ne approfitto di per dire che non ho mai capito perché in questo periodo chi propugna la pace canti così spesso Masters of War di Bob Dylan che non è certo una canzone di pace. Cioè Dylan non dice “Padroni della guerra, veniamo a patti diplomatici” ma dice “Padroni della guerra, io spero che schiattate in corpo e crepiate molto, molto male”. Sul come debbano morire non lo dice, ma con la sua buona educazione ebraica probabilmente sta invocando il Dio crudele, vendicativo e spietato del Vecchio Testamento (quello che disse ad Abramo “ammazzami un figlio”). Insomma, non ci sta nulla di male ad augurare la morte agli altri – e nei nostri dialetti ci sono parecchie espressioni colorire per augurartelo, con varie sfumature di colore che vanno dalla colite al colera – però non mi sembra la canzone più adatta a manifestare un pensiero di pace. Io proverei piuttosto con l’Inno alla gioia di Beethoven: “Abbracciatevi, moltitudini! Questo mio bacio vada al mondo intero!”. Mi rendo conto che è un pochino più difficile da cantare, soprattutto se non hai il coro a supportarti, ma del resto è risaputo che chi vuole la pace nel mondo deve impegnarsi il doppio.
2 commenti:
Preferisco questa :)
https://youtu.be/kIyAPyKZF1Q
Dario, figata.
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