Ho scritto un romanzetto e devo proporlo in giro. Ho scelto di farlo fantastico perché mi sono stufato di queste storie di autofiction, confessionali, ombelicali, masochistiche, come le scrivono tutti, che palle, e poi lo faccio già con la poesia, vorrei cambiare mood ogni tanto. Ho scritto un romanzetto fantastico, ma più lo leggo e più lo trovo leggero e più mi interrogo se non sia gratuito e in fondo inutile. Che senso ha scrivere un romanzo di intrattenimento in una società votata all’intrattenimento? Non è come gettare benzina sul fuoco? Continuo a essere dubbioso sui suoi meriti. Forse dovevo scrivere anch’io un romanzetto ombelicale, confessionale, masochistico ma con delle punte autoironiche che prova a estrapolare il senso della vita in un bignami per il pubblico partendo magari dal bagno. Ma più ci penso e più anche quello mi pare inutile. Scrivere è inutile, oggi più che mai. Mi chiedo, cosa serve al pubblico oggi per stare bene? Porno. Più ci penso e più mi convinco che sia quello, perché di porno non ce n’è mai abbastanza. Intanto piace a tutti, tanto che lo infilano dovunque. Poi aiuta i timidi, gli indecisi, gli asociali, i brutti, gli sfigati, i grassi, gli acidi, gli avidi, gli ingrati, quelli che sudano o che gli puzza il fiato, insomma il 70% della popolazione mondiale ce lo chiede. Del resto, hai voglia a dire quanto è bello l’amore se non piaci a nessuno. Ma soprattutto il porno ha una funzione sociale, perché è scientificamente provato che più ti masturbi e più abbassi i livelli di aggressività e l’aggressività nasce dal desiderio che è una devianza aggravata dell’istinto alla riproduzione. Meno famiglia e più porno è la risposta ai problemi del mondo. Ricomincio da capo, ora ho uno scopo. Sogno di fare del bene al mondo, sogno un mondo dove la gente legge ciò che scrivo e si masturba pensandomi, un mondo dove nessuno si fa più la guerra perché sta pensando a me col sesso in mano.
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