lunedì 3 marzo 2025

il cuore del problema

Per quanto si possa discutere di tutto il resto, ti accorgi di qual è il cuore di un problema quando confrontando le varie posizioni – che sono tante e tutti diverse, fra chi è pro o contro Trump, o Putin, o Zelensky, pro Ucraina o anti Nato – tutte invariabilmente concordano senza alcun dubbio sulle responsabilità dell’Europa e della sua politica fallimentare. Se, fra così tanti e discordi e punti di vista, su questo convergono tutti, vuol dire che è lì che sta il vero problema ed è lì che bisognerebbe agire. Noi almeno, in quanto Europei, dovremmo agire. Non distruggendo l’Europa, come vorrebbe qualcuno, ma facendo pressione per riformarla, possibilmente mandando via a calci i suoi attuali rappresentanti, che ancora oggi, invece di impegnarsi per realizzare degli accordi fra delle parti che sono troppo compromesse per essere equilibrate – e dove diciamoci la verità tutti stanno perdendo la guerra, ma nessuno la sta vincendo – parlano a vanvera, qualcuno propone una tregua di un mese, qualcun altro di entrare in guerra anche noi, senza sapere dove stanno andando dopo tre anni di conflitto, senza nemmeno una linea comune. Ma vergognarsi di se stessi ogni tanto, no? Solo io ad ascoltarli in Tv mi sento in imbarazzo? Hai voglia a dire Trump o Zelensky, la colpa più grande qui è la nostra, siamo noi che invece di dissociarci da loro dovremmo prenderci le nostre responsabilità e andare dai nostri rappresentanti politici e chiedere conto di cosa stanno facendo. Loro, sono quasi sicuro, ci diranno che non lo sanno.

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