giovedì 10 agosto 2023

cuor di coniglio

Michael Krüger, poeta ed editore tedesco, uno dei punti di riferimento della mia vita. Nato nel 1943, dal 1986 al 2014 ha diretto la casa editrice Hanser, una delle poche case editrici indipendenti rimaste in Germania, intercettando e pubblicando, fra gli altri, numerosi poeti, “quelli che nessuno vuole toccare a causa dell’imperante Metrofobia*”, 14 dei quali hanno vinto il Nobel (gente come Brodskij, Walcott, Tranströmer, Handke). A chi gli chiede cosa fa un buon editore risponde: “lo psicologo, l’uomo d’affari, il conferenziere, ed è un buon amico”, ma se gli si chiede l’attività che più ama aggiunge “l’editing, lavorare sul testo”. Di suo in Italia sono state pubblicate alcune antologie e romanzi, ma solo una raccolta completa, Spostare l’ora (Mondadori, 2015) nella traduzione di Anna Maria Carpi. In una sua poesia si definisce un “uomo dal cuore di coniglio, niente di più, anzi di meno”. E spiega: “Non sono mai stato particolarmente coraggioso in vita mia. Non ho dovuto esserlo. Lo vedo decisamente come uno svantaggio. Ho avuto molte offerte, anche dall’estero, e opportunità di cambiamento. Ma sono rimasto qui. Sono una persona frugale, non ho bisogno di seguire le mode, di avere una macchina o di andare al Casinò. L’ufficio è come un grande elastico che mi tira a sé. Ti alzi dalla sedia, ma poi sei risospinto di nuovo alla tua scrivania. Il cuore del coniglio è una macchina che pulsa perché il coniglio è sempre in movimento. Ma il coniglio preferisce restarsene nella propria tana, seduto lì con le sue lunghe orecchie e guardare fuori” (le citazioni fra virgolette sono tratte da una intervista di Gabriela Herpell e Thomas Bärnthaler).

*Metrofobia=paura della poesia.

Nessun commento: