Io la dico così come la penso, l'ecoterrorismo no, è inaccettabile. Che faccia caldo perché siamo a luglio è assolutamente vero e chi si spaventa per questo è un fesso. Ma il problema vero non è che fa caldo a luglio, il problema vero è che fa caldo da novembre a marzo. Gli inverni sono sempre più caldi e piove sempre di meno, e se l'inverno fa caldo l'agricoltura va a puttane, è questo il problema. Poi uno può dirmi che è nella norma, che l'uomo non c'entra nulla, e chi lo sa, io sono di quelli che pensa che noi c'entriamo sempre in qualche modo, ma non pretendo di saperne più degli altri, potrei sbagliarmi. Io so solo che quando avevo vent'anni l'inverno qui faceva così freddo ed era così umido che dovevo mettere maglione e dolcevita sotto un bel cappotto pesante e sciarpa per uscire, se no mi si congelava tutto, pure il cicì, mentre adesso che ne ho quasi cinquanta me la cavo tutto l'anno con un maglioncino leggero e un cappottino mezzopeso, basta. Adesso, se ti vesti come mi vestivo io a vent'anni sembreresti un montanaro fuori moda, ma la moda di oggi la si fa sull'evidenza che oggi fa più caldo di ieri. Se prendessi uno di quelli che si vestono alla moda oggi e lo mettessi in una macchina del tempo per farlo tornare indietro di soli trenta/quarant'anni, secondo me non sopravviverebbe a una serata fuori: o lo ammazzerebbe il gelo, oppure si rifugerebbe in qualche pub per morire soffocato dal fumo delle sigarette che allora si fumavano impunemente nei locali pubblici. Io, oggi, in un locale come quelli di allora non riuscirei più a entrare.
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