sabato 27 luglio 2024

un ciuffo di peli

Alla fine della gatta grigia morta due settimane fa ci è rimasto solo un ciuffo di peli per ricordo. Dopo la sua morte, l’avevamo seppellita in un bel posto all’ombra sotto la siepe che corre intorno a casa, perché potesse riposare nel luogo che l’aveva accolta. Mi ero addirittura immaginato di farle una piccola lapide. Invece l’altra notte una volpe che bazzica regolarmente qui intorno è riuscita a infilarsi attraverso un buco nella rete e seguendone l’odore ha scavato sulla fossa e si è portata via il corpo grigio, ormai ridotto a carogna, lasciandoci soltanto un ciuffo di peli per ricordo. Il giorno dopo ho provato a seguirne le tracce attraverso i campi, ma è stato inutile, chissà dov’erano finiti, verso quale tana. Lascia stare, mi ha detto il mio vicino col suo concreto fatalismo, ormai è bruciata. Ma non so quietarmi. Da una parte mi avvilisce l’ingiustizia che non possa riposare nel giardino dove aveva vissuto la sua vita, né che sono stato in grado di proteggerla; dall’altra non riesco a non pensare che vi sia una spietata legge di natura a cui non ci si può sottrarre, e la morte della mia amata gatta, di cui ormai mi resta un ciuffo di peli per ricordo, abbia favorito l’esistenza della volpe.

2 commenti:

eva ha detto...

E’ una fine che è anche un inizio. La gatta è la volpe.

Anonimo ha detto...

<3