Leggevo stamattina un articolo del Libraio.it in cui si diceva che sempre meno giovani nel Regno Unito leggono libri. Al momento solo il 34% dei bambini e adolescenti intervistati ama leggere nel tempo libero con una predominante di genere femminile. È lo stesso andazzo della popolazione dei giovani lettori in Italia che paradossalmente stanno un poco meglio (39%) almeno finché non arrivano alle medie, poi c’è il crollo. Con l’Italia che, però, continua ad attestarsi agli ultimi posti nella classifica dei lettori europei, insieme alla Romania e all’isola di Cipro (ultimi 3 posti sui 27 stati membri). La differenza è che nel resto d’Europa la percentuale media dei lettori è di circa il 53%, cioè una metà della popolazione legge e l’altra metà no. In Italia si scende al 35% (lettori che hanno letto almeno un libro all’anno). E il 39% (giovani lettori) del 35% (lettori totali) è effettivamente una cifra ridicola. Il dato più interessante però è un altro. Guardando alla mappa del mondo, viene fuori che i paesi dove si legge di più sono tutti in Asia (India, Thailandia, Cina, Filippine) e subito dopo in alcuni paesi dell’Africa. La media del tempo dedicato alla lettura in India, primo paese al mondo per lettori, è di quasi 11 ore a settimana per un totale di un libro letto ogni due settimane, a fronte della media italiana di un libro letto all’anno (più di un libro da noi fa già un “lettore forte”). È interessante per la percezione che si ha di quei paesi come di economie rampanti che presto controlleranno il mondo a fronte della nostra percezione di paesi in declino. In questo senso si potrebbe dire che si legge di meno anche come effetto del decadimento economico e culturale dell’Europa. Ecco così che mentre leggevo i dati continuavo a pensare a “Fahrenheit 451”, alla scena di quegli uomini che imparavano i libri a memoria per non perderli. E ho pensato all’attività della lettura come a una forma di resistenza contro il decadimento dell’Europa. Chi legge resiste, guarda al futuro, chi non legge, chi non trova più il tempo e la motivazione per farlo, è già stato a modo suo battuto, ha già fatto i conti con la storia e ha perso.
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