mercoledì 12 luglio 2023

epitaffio

Su di lui ci ho scritto una parte della mia tesi di laurea in cui parlavo del kitsch e della merda, poi ci sono libri suoi che ho amato tanto e altri che non sono riuscito proprio a finire, ma se devo dire le due cose che mi ricordo maggiormente di lui, sono: il gusto del dottor Havel per le donne dal sorriso cavallino, e lo sguardo canagliesco di Daniel Day Lewis nella trasposizione cinematografica del suo libro più famoso. La registrai una notte di tanti anni fa, quando si usavano ancora i videoregistratori, e poi rivedendola il giorno dopo mi accorsi che mancava la fine.

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