Sto prendendo il caffè con un amico editore quando mi arriva l’email di un’aspirante autrice che con toni entusiastici esalta la casa editrice, la bellezza della nostra linea editoriale, la mia innata simpatia social, e conclude dicendo che ci segue ormai da anni, che si sente come una di famiglia e proprio per questo deve assolutamente pubblicare con noi, non accetterà un no come risposta. Sedotto dal tono del messaggio lo mostro al mio amico editore per dirgli: “Hai visto?”. Lui allora, con nonchalance, tira fuori il telefono e mi mostra un’email identica, nel senso che è fatta col copia-incolla, arrivatagli dalla stessa autrice ma il giorno prima, cambiando giusto il nome del destinatario. Ho capito così che fondamentalmente ogni editore è un pollo, basta solleticargli la corda giusta e quello subito si lascerà intortare.
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