martedì 25 luglio 2023

sogno del bagno pubblico

Sto affrontando un estenuante viaggio in pullman, afflitto da tremendi dolori di pancia. Quando dopo molti patemi il pullman ferma a una stazione di servizio, grato corro verso i bagni dove mi piego sul vaso già orribilmente sporco e mi svuoto di tutto. Provo a tirare lo scarico, ma non funziona. Lo tiro due volte e nulla. Mi arrendo, ma proprio mentre sto per uscire entrano nel bagno due uomini e una donna che stanno discutendo fra di loro concitati. Non capisco cosa dicono, ma quando mi vedono lì i loro sguardi si fanno disgustati, come se li stessi spiando e uno dei tre, quello dall’aria più spiccia, si guarda intorno e indicando il vaso lercio comincia a insultarmi: “Lei si vergogni, si vergogni per quello che ha fatto! Lei è un uomo orribile! Ripulisca immediatamente ogni cosa”. Io così, schiacciato dal peso delle sue accuse, pieno di rimorso e di disgusto per me stesso, mi piego ancora una volta sul vaso e senza guanti infilo le mani nude nei rifiuti organici che affiorano e comincio a raccogliere la carta umida che intasa lo scarico riversandola nel cestino accanto al muro. I tre mi guardano ridendo, finalmente riconciliati. Mentre lavoro con la gola serrata dalla ferocia degli odori, controllando attraverso la finestra mi accorgo che il mio pullman è ripartito. “Tutto questo non è giusto, io non me lo merito!” dico con gli occhi umidi, ma non so se per la commozione o per la nausea. Loro tre continuano a ridere, l’uomo che mi ha rimproverato più degli altri. “Lei non capisce, è tutta colpa di questo mio senso del dovere se sono qui!”. Ride ancora più forte. “Lei non capisce, non capisce proprio. Il mio senso del dovere è talmente forte che se lei me l’avesse chiesto” dico indicando la donna “io l’avrei strangolata senza pensarci due volte!”. L’uomo ride ancora più forte, deliziato.

Nessun commento: