Film minore di Dreyer, girato nel 1922, Gli stigmatizzati si muove, fra feuilleton e spy story, intorno a uno dei tanti progrom russi alla vigilia della rivoluzione – quando cioè il potere usava scatenare la violenza del popolo contro le minoranze religiose per disinnescare la rabbia sociale. Nel film si parla degli abitanti di un villaggio che aggrediscono gli ebrei del ghetto. Il titolo non è molto noto, ma resta nella storia del cinema perché contiene al suo interno alcune scene particolarmente evocative che poi verranno saccheggiate negli anni a venire da vari maestri del cinema (da Eisenstein a Vigo). La più famosa in assoluto riguarda un uomo assetato di sangue che insegue una donna all’interno di una casa vuota. La donna, terrorizzata e armata di coltello da cucina, si chiude in una stanza e quando l’uomo trova la porta chiusa prima bussa cercando di farsi aprire con le buone, poi la sfonda con un’ascia. Che vi ricorda?
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