Io non ho mai letto un solo libro di Jon Fosse in vita mia, però ho visto che è/è stato pubblicato in Italia da 4 o 5 case editrici di cui le più importanti sono state Fandango (già più di dieci anni fa), soprattutto (visto che Fosse è soprattutto un drammaturgo) Cue Press, che è una (bella) casa editrice specializzata in teatro e cinema, e più di recente dalla Nave di Teseo. Il fatto che la maggior parte di coloro che esultano citino soltanto La Nave di Teseo come esempio di lungimiranza editoriale, la dice lunga sul fatto che tutti parlano di piccola editoria indipendente e di qualità, ma fondamentalmente sognino di arrivare e acquistino libri dalle grandi case editrici che dominano il mercato (anche in virtù del proprio fiuto). I piccoli editori per molti non sono una scelta, o una forma di resistenza, ma soltanto un ripiego.
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