Oggi
il servizio al Tg dice che, mentre mancano le figure tecniche e
professionali nelle aziende e si teme che l’avvento dell’AI e della
manodopera straniera porterà a una crisi senza pari del lavoro, in
Italia si abbassa sempre più il livello culturale della popolazione e le
scuole fanno sempre più fatica a formare le nuove generazioni. Un amico
insegnante mi racconta di un colloquio con una madre, anch’essa
insegnante, che di fronte ai voti bassissimi e al disinteresse
dei due figli (uno in prima e uno in terza) si giustifica dicendo che
tanto il loro è un problema generazionale, non ci si può fare niente, al
che il mio amico infastidito le ha risposto: “E noi che vogliamo fare,
ci vogliamo arrendere?”. Ma la situazione è comune a moltissimi
genitori, che più sono giovani e meno stanno dietro ai figli. Il futuro
per questi ragazzi, continua il servizio al Tg, si prospetta sempre più
nero. L’altro giorno una bambina in una classe delle medie ha detto che
da grande vuole fare la maestra perché “le maestre mangiano e dormono
tutto il tempo e non fanno niente”, il sogno di questi bambini infatti è
fare il meno possibile; un’altra bambina vuole fare il carabiniere
perché le piace l’idea di portare una divisa e picchiare in testa la
gente; mentre sta diventando una moda fra i maschietti (a quanto pare
introdotta da TikTok) dire che da grande faranno “i mantenuti”. In che
senso mantenuti? “Che mi cerco una ragazza più grande che lavora e mi
faccio mantenere da lei”. Niente di nuovo, insomma, ai tempi di Pasolini
quelli così si chiamavano papponi.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
venerdì 6 dicembre 2024
i papponi
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