martedì 14 luglio 2020

stato

Quel momento figo in cui scopri che un tuo lettore, uno che manco conosci di persona fra l'altro, usa il verso di una tua poesia come stato su Whatsapp. Un po' ti senti come Jovanotti, un po' come Il postino di Neruda: la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve. E ti senti stupendamente utile a un altro che cercava le parole giuste, quelle sei parole esatte per dire chi è.