lunedì 15 agosto 2022

buco nero

Dice una intervistata afghana a cui hanno tolto il lavoro per la gravissima colpa di essere nata donna: “Nel paese in cui ho costruito la mia vita e la mia carriera mia figlia non ha un futuro. Mi sento come se fossimo stati sepolti in un buco nero. Respiro ma non sono viva”. Di fronte alle notizie che ci vengono ogni giorno dall'Ucraina ci si chiede spesso perché a fronte di 59 conflitti mondiali si parli solo di quello. Un po' sono interessi politici, un po' è lo staff di Zelenski che è molto bravo a tenere viva l'attenzione mediatica. Ma io credo anche che se si parlasse di 59 guerre tutte insieme, semplicemente la maggior parte di noi spegnerebbe la Tv disgustata, o avvilita, farebbe comunque finta di nulla. Abbiamo i nostri problemi ti risponderebbero con invidiabile faccia tosta. Non tutti hanno abbastanza stomaco per guardare. Io che mi indigno per un tipo ammazzato per strada mentre lo riprendono coi telefoni, non ce lo avrei. Di fronte a una situazione come questa, dove la scelta è fra vivere allo stremo o suicidarsi, vendere i propri figli come schiavi, come si fa a restare calmi ovvero a puntare il dito? E verso chi? Verso gli Americani che se ne sono andati? Verso i Talebani che sono tornati e odiano le donne? Verso gli stessi Afghani che subiscono tutto questo e non combattono strada per strada? Verso chi non li aiuta dall'esterno, me compreso? Perché di questo si tratta, accendere la Tv ogni giorno e guardare il male che si compie mentre ci si fa un piatto di pasta. – Che fare?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

devo ammettere che quando gli americani sono andati via mi sono chiesto se sia stato un bene o un male; quando gli Americani sono rimasti per 20 anni una certa parte della politica italiana ( la sinistra) ha sempre criticato ed osteggiato la permanenza sul luogo afgano; quando poi sono andati via, la stessa parte politica ha criticato questa scelta accusandoli poi di aver lasciato il popolo afgano in mano ai talebani; purtroppo è vero: della guerra e delle donne afgane ora non interessa più a nessuno ( nè alla destra e nè alla sinistra) per il semplice motivo che una parvenza di vita occidentale non c'è più mentre in ucraina sì. la differenza è tutta lì; zelensky è stato eletto democraticamente, i talebani no. Se si vuole che le donne ritornino a lavorare, a studiare e far crescere i loro figli è necessario il ritorno di noi occidentali, magari anche degli americani e possibilmente osteggiare tutti quei afgani che simpatizzano per i talebani

michele lenzi

lillo ha detto...

lo penso anche io, sinceramente...