Stamattina
pensavo che sono ormai trent’anni – da quando cioè ho diritto di voto –
che sento dire alla sinistra che per vincere serve un programma e da
allora io sto ancora aspettando di vederlo. Ora la sinistra mi viene a
chiedere il voto – come fa sempre da trent’anni – non per un’idea ma
contro l’idea che vinca qualcun altro. Insomma, l’idea di fondo della
sinistra si basa sull’affossare l’avversario invece di far meglio: è
come quello che deve fare una gara e invece di allenarsi fa lo sgambetto
a quello che corre più veloce, come il ristoratore che invece di
inventarsi un piatto nuovo fa la chiamata anonima alla guardia di
finanza contro il ristorante all’angolo che fa più clienti. Questa è
l’idea che mi si chiede di promuovere per salvare il paese, in nome dei
più alti valori della sinistra berlusconiana (o draghiana, come si
dichiara). Io lo avverto il “pericolo della destra”, non tanto a livello
politico ma sociale – basti pensare al tipo che picchia la dipendente
nera perché non la voleva pagare: quello non è un caso, è la norma
taciuta. E quel tipo lì sappiamo tutti per chi vota. Ma piuttosto che
sputarmi in faccia o turarmi il naso – come mi chiedono di fare da
trent’anni in nome dei più alti valori della sinistra – io piuttosto
vado a votare Meloni, e lo faccio non perché si vedrebbe finalmente una
donna come primo ministro, che se fosse per la sinistra paritaria non si
vedrebbe mai – ma proprio per fottere questa sinistra qui, che è poi il
sentimento di sinistra che mi si chiede di avere verso gli altri, alla
faccia del principio di mutualità che dovrebbe guidarci tutti.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
sabato 6 agosto 2022
programma
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2 commenti:
Discorso molto complesso, e in buona parte concordo con te... a parte che non ci riesco a definire sinistra quell'accozzaglia di ex democristiani, con confindustria e personaggio con una storia che di sinistra ha ben poco.
Fino a quando la sinistra avrè come unico programma quello di contrastare il nemico di turno, prima era berlusconi, poi Salvini ed ora Meloni, (solo perchè i sondaggi la danno in vantaggio), questa sinistra non vincerà; anzi, a pensarci bene la sinistra è andata al governo con Prodi per ben due volte, ma non ce ne siamo accorti. Concludendo; se Topolino si candidasse nelle fila della destra e i sondaggi lo danno in vantaggio sono sicuro che la sinistra lo additerà come il male peggiore.
Mike Lenzi
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