Federico
Fellini, The Great Mouna, schizzo per il Casanova (1975). La Grande
Mona per Fellini è più del sesso di una donna, ha a che fare col mistero
visto con gli occhi dell'infanzia, qualcosa a metà fra la lasciva
gigantessa di Baudelaire e il sacro ventre della balena di Giona. Non a
caso il modello per il suo Casanova non furono le Memorie del celebre
avventuriero (che odiava, "uno stronzone" lo descrisse) ma il Pinocchio
di Collodi. Mistero talmente sfuggente da definire che per un solo film
commissionò dei versi a ben due poeti così diversi come Tonino Guerra e
Andrea Zanzotto che da questo lavoro ricavò (riscoprendo, su
sollecitazione del regista, il fascino tutto materno, sensuale,
femminile, della lingua dialettale) un'opera atipica come Filò, da cui
viene il disegno.
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