C’è un ragazzo di 19 anni che, traviato da certa politica e da certi discorsi, decide di partire per la guerra, senza nessun motivo o preparazione, si arruola volontario. La notizia crea imbarazzo perché lui va in guerra convinto di stare dalla parte giusta, ma poiché è di estrema destra quello sbagliato è lui, dovrebbe solo nascondersi. Fascista di merda speriamo che muori, ho letto. Scritto a un ragazzino di 19 anni che andrebbe solo preso a schiaffi. Mi ricorda un po’ quelle ragazze che partono coi talebani, si cacciano nei guai poi vengono salvate e per la gente restano marchiate a vita come puttane. Lui si descrive nei suoi post come triste e arrabbiato ma qualcuno scrive sei solo viziato, poi c’è da chiedersi dove nasce tutta questa rabbia che lo riempie. C’è chi lo addita come eroe, come se ci fosse qualcosa di eroico nel partir soldato. Io quando leggo storie così mi chiedo sempre dove hanno sbagliato tutti, perché c’è troppa violenza nell’aria, mai finita, che non è più fascismo, è proprio rabbia e voglia di menar le mani, ma senza un ideale, così quando ne trovi uno che ti pare buono ti ci aggrappi come ha fatto lui, è la stessa rabbia che sento pure io, ma se un ragazzo di 19 anni ha bisogno per stare bene di andare in una guerra, forse non è il paese in guerra ad averlo guastato ma quello in pace dove è nato e che intanto legge la notizia e gli augura di non tornare.
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