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giovedì 21 marzo 2024

dalla cina

Giornata mondiale della poesia. Mi scrivono sulla chat della casa editrice per segnalarmi il profilo della loro azienda cinese che produce zappe da giardino e dicono: Questo può certo interessarvi!

martedì 21 luglio 2015

la zappa

Ho deciso che, come prossimo lavoro, voglio raccogliere i ritratti degli ultimi contadini con la schiena spezzata dalla zappa, magari le loro storie. Ne sono rimasti pochi in giro, segno di tempi e di una cultura ormai andati. Vi chiedo, pertanto, se qualcuno ne conosce, di segnalarmeli e proveremo e farli entrare in un libro per raccontare una Storia che finora li ha rifiutati.

sabato 3 gennaio 2015

odio

Odio quando il mondo mi costringe a uscir di casa, persino per andare in posta. E dire che, complice la neve, mi stava riuscendo l'impresa di farmi le due settimane di Natale in completo letargo e senza l'assillo di gestire i contatti col resto della feccia umana. Scriveva Frank Zappa nella sua autobiografia: “Nella lotta fra te e il mondo, stai dalla parte del mondo”. Per forza. Bene o male, comunque vada, vince sempre il mondo. Se sei un pochino furbo, non ti metti certo a sfidare i mulini a vento. E Zappa aveva capito proprio tutto, a cominciare dalla radice dello scazzo.

mercoledì 4 dicembre 2013

20 anni oggi

Minkia l’ho letto ora, se no non me ne sarei mai accorto. 20 anni oggi che è morto Frank Zappa. Io me lo ricordo quando è morto, facevo il liceo, e mi rendo conto di cominciare a diventare vecchietto perché posso fare la conta: mi ricordo quando è morto lui, e poi Kurt Cobain, Battisti, De Andrè, George Harrison, da poco Lou Reed (che con Zappa, fra parentesi, si odiava)... Mi ricordo dov’ero quando se ne sono andati, cosa facevo, che cosa ho pensato. Di Zappa mi ricordo il coccodrillo in tv, con lui che nel servizio correva come un matto sul palco con la bacchetta da direttore d’orchestra e i baffi ad ancora.
Ecco, a 20 anni di distanza posso dire che se c’è una cosa che ho imparata da lui è questa. Quando durante una intervista gli chiesero quale genere musicale preferisse fra i tanti che praticava, Zappa, che nei suoi concerti faceva di tutto, dal doo wop al jazz alla classica, da Ravel agli AC/DC passando per i Beatles, rispose semplicemente: “Per me è tutta buona musica”. Un atto di coraggio grandissimo che equiparava i vari generi, gli artisti in virtù non della loro nobiltà o storia ma della semplice bellezza, del batticuore che riuscivano a procurarti.
L’ho sempre trovata una lezione insuperata di stile e di intelligenza, oltre che di libertà senza pregiudizi.

sabato 6 luglio 2013

qui dalle parti sanno usare la zappa...

Qui dalle parti sanno usare la zappa
per spingere fuori l’odore
del glicine e della salvia da sapone.

La vecchia stazione sta sospesa
e si scuote appena spaventata
se passano ronzanti ciclisti
per campi a inalare e per giardini la rosa che si sfa.