Leggo come tutti sono contenti che Feltri abbia dato le dimissioni dall'Ordine dei giornalisti, organismo che già di per sé è inutile e deleterio, e nessuno che si chieda come mai a una persona di 77 anni (che sia Feltri oppure un altro) sia consentito di stare a capo di qualsiasi cosa, compresa una testata giornalistica, invece di andare ragionevolmente in pensione permettendo un ricambio generazionale. Feltri, mi pare chiaro, non ha dato le dimissioni di sua volontà: dopo gli ultimi scandali gli avranno consigliato in privato di andarsene con le buone prima di arrivare alle cattive, e lui ha scelto la via più comoda per tutti. Così Feltri si è salvato "dignitosamente" il culo e la questione morale di cosa un giornalista può dire o non dire senza richiami o conseguenze professionali (compresi gli insulti ai meridionali) non è stata ufficialmente affrontata dagli organi compententi con il rigore che avrebbero dovuto mostrare. La deontologia professionale ancora una volta è salva da patate bollenti.
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