Oggi durante la solita fila in posta mi sono messo a parlare con questo vecchio signore, amico di mio padre, che ha fatto il contadino per tutta la vita ed è uscito dal paese solo una volta, negli anni ’50, per fare il militare, non ha mai usato un computer e per questo non ha partecipato a una sola discussione di quelle degli ultimi giorni sui social; ma stamattina mi ha chiesto, dopo averlo visto in TV, chi fosse quel tipo tinto di rosso a Milano, perché lui Montanelli non sa nemmeno chi è, non ha mai letto un giornale, e quando ho provato a spiegarglielo mi ha frainteso e ha capito che a danneggiare la statua è stato un gruppo di neri (i gnùre), e ha aggiunto, con lo schifo nella voce: Speriamo che li rimandano tutti in Africa, i gnùre. E io lo ascoltavo e non sapevo come dire a questa persona che ha ottant’anni e la terza elementare, che si è spaccato la schiena come un mulo da quando ne aveva dieci e ora prende quattro soldi di pensione, che forse anche lui, con tutta la sua innocenza e la sua ostinazione a non capire cosa gli è successo intorno per tutta la vita, è parte stessa del problema ed è, come tantissimi altri uguali a lui, la parte marcia di questo Paese.
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