Tra le rose è spuntato un vagabondo
col corpo rigonfio e le gambette magre.
Le lumache lo adorano. Vicino a lui
persino le gramigne si sentono a casa. Quando piove
ripara i suoi amici col suo manto nero
e dopo la pioggia distende le sue antenne color miele
a cercare il contatto coi bombi. Senza dubbio
arricchisce la tavolozza del verde. Dovrei
estirparlo? Se aumenterà il suo seguito
dovrò intervenire. Per ora lo lascio crescere
in pace, perché anch’esso porta con orgoglio
un nome latino, anche se non si addice
alle rose.
MICHAEL KRÜGER (Residenz Verlag, 1998)
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