Nel sogno di stanotte vincevo un importante premio di poesia con un lungo componimento in rima chiamato "La bernardona". Il quale ispirava un artista del luogo a realizzare una grossa opera a tema su via Alberobello, nel punto in cui si allaga sempre quando piove: con un complesso meccanismo idraulico la bernardona bagnandosi si spalancava e risucchiava le acque piovane. Venivano pure dal Giappone per fotografarla, dicendo che era un mix fra Felini e la Fenech, definendola un'opera oscena ma perlomeno necessaria, visto che bonificava la strada. Però la mia ragazza nel sogno (anche se aveva qualche anno più di me, quindi non era proprio una ragazza) a quella vista mi lasciava per la vergogna. Antonello, commentando la notizia, scriveva: "N'à passè chiese anguore" (Ne deve visitare chiese ancora). Tutto molto volgare, ma nel sogno c'era almeno un bel tramonto giallo sulla fine.
Nessun commento:
Posta un commento