sabato 4 marzo 2023

ossessione ecologica

L’altro giorno ho letto un post di Aldo Nove in cui sostanzialmente metteva in guardia dall’ossessione ecologica che estremizzata può diventare una forma di religione e quindi di potere che limita le nostre libertà individuali. In buona parte ha ragione ma mi verrebbe da dire che anche i social, attraverso cui lo seguo, sono una forma di dominio e limitazione delle libertà individuali, ma i social li usiamo senza farci così tante fisime come ogni volta facciamo per l’ambiente. Così come, per certi versi, anche la difesa a oltranza della libertà individuale può essere una forma di religione di stampo neoliberista (o novecentista) che io in parte non mi aspetterei da uno che dice di essere affascinato da un certo tipo di spiritualità orientale e un po’ rimpiange la vecchia sinistra compagna che faceva le lotte di classe per il lavoro. Boh, io non sempre lo capisco Nove sinceramente, ma tutte queste contraddizioni (a me, almeno, sembrano contraddizioni) fanno anche parte del suo fascino. Quindi provo a esprimere i dubbi che mi vengono leggendo il suo post scrivendoci sopra una storiella nello stile del vecchio Aldo Nove, quello di Superwoobinda, che più o meno fa così:
“C’è un uomo che chiameremo Aldo e che sta in una stanza affollata e senza finestre. La sera prima ha mangiato fagioli e ha la pancia piena di gas, vuole mollare una scorreggia pestilenziale nella stanza ma per correttezza prima lo dichiara pubblicamente e ne rivendica il diritto in nome della sua libertà individuale a scorreggiare. Gli altri nella stanza, in nome della loro libertà a non respirare la sua puzza, decidono di fermarlo prima insultandolo pesantemente e poi con le cattive, e lui mentre viene pestato comincia a gridare che loro sono dei servi del potere e dei bigotti della scorreggia libera venuti a censurarlo, e dal suo punto di vista probabilmente è vero. Ci scrive un post e prende 300 like perché è molto famoso e il suo pensiero è condiviso”.

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