Ho
letto adesso che oggi pomeriggio è morto Ivano Marescotti che per me
era soprattutto la voce teatrale di Lello Baldini. Lo so che può
sembrare poco da dire per un attore che ha fatto così tanto, ma un testo
è sempre verso + voce che danno vita a un mondo. Il mondo di Baldini
era sempre qualcosa di vagamente spostato, di folle, come se un certo
tipo di follia romagnola con il suo spirito ferino, le atmosfere
sulfuree, fosse stata trapiantata nella follia urbana di Milano ereditata
dal Porta, con questi ritmi lunghi, ronzanti, ondivaghi, pieni di
domande non risolte. Non era facile abitare in questo mondo, ma
Marescotti lo aveva fatto suo, se lo coccolava come una chioccia anche
se si scherniva dicendo di non parlare proprio lo stesso dialetto, lui
era di Bagnacavallo, non di Santarcangelo. Ma tutto tornava se
inquadrato in questo lieve slittamento. Così Baldini era il verso e
Marescotti la voce. Il tema la follia del mondo. Con Marescotti è finito
il mondo, e ora ci resta soltanto una follia senza la bussola.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
domenica 26 marzo 2023
verso + voce
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