La giornata mondiale della poesia (21 marzo) sta esattamente fra la giornata della felicità che manca (20 marzo) e quella dell'acqua che è poca (22 marzo). Quindi la felicità che manca porta alla poesia che porta alla difesa dell'acqua che resta, infatti è risaputo che i grandi poeti ne bevono sempre molto poca e si lavano con parsimonia. Infine il 24 marzo arriva la giornata della tubercolosi, nel segno di Coleridge che ne è morto.
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