La vita di paese ha senso anche per tutti i saluti che mi mancano quando vado in giro, i cosiddetti vuoti a perdere. Così esco di casa e faccio la conta di chi non mi saluta. Uno non mi saluta perché nel 2003 dissi una cosa contro di lui e non me l'ha più perdonata. Una non mi saluta perché le sto simpatico ma il marito è geloso (intellettuale del cazzo, mi ha definito una volta). Uno mi saluta ma sbaglia sempre il mio nome e forse persona, perché ha la demenza senile ma la famiglia lo lascia andare da solo per strada. Uno non mi saluta perché sta al comune e io faccio solo post, mi dicono, dove mi lamento del comune. Uno non mi saluta più perché nel frattempo è morto e così mi resta soltanto da guardare il suo posto vuoto sulla panchina quando passo. Lilletto, mi diceva, statte bbune.
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