Leggevo una riflessione scritta da Truffaut secondo cui, fra le molte suddivisioni che si possono fare per gli artisti (che siano registi, pittori, poeti, ecc.) c'è anche quella che li divide in due tipi: quelli che potrebbero lavorare anche su un'isola deserta perché tutto ciò che conta per loro è esprimere se stessi attraverso l'opera, in un rapporto per certi versi di ripiegamento estremo, ermetico o eremitico (che ai suoi massimi livelli produce una sorta di "mistero dell'opera", mentre ai minimi diventa uno sfogo indecifrabile); e quelli che senza pubblico smetterebbero subito qualsiasi attività artistica, non tanto perché inseguono il successo, quanto perché il pubblico, per loro, non è un "di più" aggiunto all'opera, ma è parte integrante della stessa, l'opera viene immaginata e prodotta per scatenare una reazione nel pubblico e se togli la possibilità di quella reazione allora l'opera perde di senso e di significato (col rischio, implicito, di invecchiare molto presto). E la vostra opera, invece, di che tipo è, da isola deserta o da pubblico in sala?
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Il ritratto di Trauffaut è di Duane Michals (1981)
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