Dopo mia cugina, oggi è il turno di mio fratello che come ogni volta mi consiglia di mollare quest’idea di fare l’editore per fare invece un concorsino e infilarmi in qualche ufficio come dipendente. – Tu non sei buono a fare il libero professionista. Gli imprenditori veri sono figli di puttana, è gente che ti fa un culo così su tutto. Un professionista se gli chiedi qualcosa ti dice sì, so tutto io, faccio tutto io, 2000 euro! Tu se ti chiedono qualcosa rispondi sempre forse, boh, non lo so, vediamo, e preferisci perdere soldi piuttosto che avere problemi. E poi un imprenditore è un intrallazzino, dove stanno i soldi lì sta un imprenditore, tu invece sei l’opposto, te ne stai sempre per i cazzi tuoi e se arrivano i soldi te ne vai proprio. E poi hai un carattere di merda, sei un finto buono, per questo in paese non ti sopportano. Perché i buoni sono fessi, ma tu invece ci vedi benissimo, solo che per non avere problemi ti nascondi dietro quell’aria da artistoide sognatore e fai finta di non vedere le cose per non litigare. Solo che gli altri lo capiscono che fai finta e litigano lo stesso. – E oggi mio fratello era di buon umore.
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