Trovo estremamente ironico che dopo tanto parlare delle mire espansionistiche Nato, ad oggi il pericolo più grande mai corso dall'imperatore Putin venga dai suoi stessi mercenari. Faccio mia a proposito una bellissima citazione dal Vangelo usata pochi giorni fa da Sandro Veronesi in un articolo scritto per la morte di Berlusconi: “non è quello che entra nell’uomo che corrompe l’uomo, ma quello che esce da lui”.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
sabato 24 giugno 2023
lunedì 12 giugno 2023
per berlusconi
Nel 1994 Indro Montanelli scriveva: “L’Italia di Berlusconi finirà male, malissimo, nella vergogna e nella corruzione. E sarà stato inutile avere ragione” e aggiungeva che ogni seria persona di destra, dopo Berlusconi, si sarebbe vergognata di dichiarare la propria fede politica. Oggi, a trent’anni da quel giorno, Montanelli passa per un immondo stupratore di minorenni e a Berlusconi nel giro di pochi mesi verranno bonariamente perdonate tutte le orge fatte in casa, le puttane minorenni, il machismo esasperato, la volgarità, la corruzione, i voltafaccia, le menzogne e gli spergiuri, l’opportunismo col sorriso, l’ignoranza al potere, i rapporti con la criminalità organizzata, l’aver sdoganato i fascisti al potere, perché quelli che adesso sono al Governo (opposizione compresa) sono tutte creature sue, insomma l’aver dato il suo nome a tutto quel sistema di pensiero che chiamiamo “berlusconismo” e è che nella sostanza l’esaltazione dei nostri peggiori istinti. Io vedo persone che già scrivono, come se fosse un’assoluzione, “ha fatto la storia”. Si può fare la storia in tanti modi, e purtroppo quelli che si ricordano per lo più sono legati a guerre, fatti di sangue e accordi di potere. Poi certo, Berlusconi era anche simpatico, chi lo nega. E Mussolini ha scritto anche poesie.
sabato 2 giugno 2018
festa della repubblica (e si vede)
lunedì 31 ottobre 2016
americanizzati
giovedì 13 ottobre 2016
la lotta per l'osso
domenica 20 settembre 2015
la caccia
mercoledì 18 marzo 2015
il problema
mercoledì 8 maggio 2013
il grande segreto
Eccolo il grande segreto nascosto nel suo archivio, che ci svela come, nonostante tutti sapessero chi fosse (praticamente il Male), poi andavano lo stesso a chiedergli favori. “Tutte ‘na razze!” diceva mia nonna, parlando dell’umanità in genere. Ed è questo il punto: lo sapeva mia nonna e lo sapeva bene anche lui.
Poi certo, lui era mafioso, assassino, cinico, opportunista, un uomo del potere malato, ma gli altri? Quelli che ora gli danno addosso, e parlo soprattutto della generazione di mio padre? Quelli che sono?
sabato 2 marzo 2013
questo non è un paese per vecchi
Blade Runner. Roy Batty e Pris, due androidi fuggiti da Marte, si sono rifugiati in casa del progettista genetico J.F. Sebastian, un innocuo venticinquenne affetto da una malattia che ne ha anticipato l’invecchiamento. Il progettista, riconoscendone la diversa natura a causa della loro bellezza e perfezione, chiede loro di mostrargli qualcosa di speciale. Pris gli risponde: “Io penso, Sebastian, pertanto sono”, rimarcando in questo modo la propria dignità di individuo.
Quello descritto da Blade Runner è un mondo affetto dalla vecchiaia e dalla malattia, corrotto e stanco, che vive in una oscurità senza uscita in cui l’uomo è destinato a dibattersi prima dell’inevitabile fine. Gli unici esseri sani, giovani e forti, sono gli androidi, asserviti o temuti come nemici da eliminare appena cominciano a dimostrare di avere sentimenti. Ma nessuno può salvarsi da tanta corruzione, e anche chi non muore è costretto alla paura, a fuggire senza pace per nascondersi. Due sono le grandi metafore evidenziate dal film. La prima, post sessantottina, è che nessuno sopporta la giovinezza se lasciata libera di essere, di agire senza censure, e la condanna. La seconda è che i ricordi, di qualsiasi natura siano, sono tutto ciò che abbiamo, cagionevoli quanto noi.
Ci ho pensato in questi giorni, dopo le dimissioni del Papa, che lascia perché si sente vecchio e troppo stanco per affrontare i problemi del mondo attuale ma anche, viene da aggiungere, la corruzione presente in Vaticano, i suoi enormi e occulti giochi di potere. E poi per il caso Pistorius, l’omicidio da parte di un uomo giovane ma “non perfetto” della donna perfetta che amava: come in Blade Runner (nomignolo di Pistorius) l’atleta decide di eliminarla, non reggendo il confronto con lei, con il suo grado perfezione e con la libertà che reclama.
Ci ho pensato durante le ultime elezioni quando, di fronte ai tanti che accordano la loro fiducia a Berlusconi, in molti hanno reclamato per la vecchiezza (e l’implicita corruzione) di un paese incapace di guardare in avanti e ancora legato ai propri insani ricordi. A conti fatti, però, il 25% degli italiani si sono astenuti dalle urne e il partito più votato è stato Cinque Stelle. Non sappiamo a questo punto se tale fiducia porterà alla soluzione dei problemi o affosserà del tutto l’Italia. Il punto è un altro.
Per troppo tempo le forze di potere hanno creduto che i propri elettori fossero degli androidi, macchine da voto con sentimenti elementari e facilmente manovrabili. Ora, molti degli androidi si sono rifiutati, in nome della propria dignità di pensanti, di fare quel qualcosa di speciale che gli veniva richiesto “per il bene del paese”, cioè votare ancora una volta i vecchi che per anni lo hanno corrotto. L’istinto vitale ha prevalso sulla paura del futuro. La rabbia sulla ragione. Lo spirito di rivolta sul calcolo delle opportunità. Tutto è incerto, ma qualunque cosa si pensi dei risultati, questo non è più un paese per vecchi.