venerdì 17 gennaio 2025

il latino

Latino sì latino no e io ancora oggi, 17 gennaio 2025, ricevo poesie scritte nell’italiano preunitario di Foscolo e Leopardi, spesso inviatemi via chat di IG o WhatsApp perché i più giovani, esattamente come i più anziani, non sanno come si compila una email.

giovedì 16 gennaio 2025

la rivincita

Stasera in libreria ho visto il nuovo libro di Gennaro Sangiuliano, ex ministro della cultura con la c minuscola: TRUMP. LA RIVINCITA, dove quel "La rivincita" ha chiaramente il valore di un transfert. Lo pubblica e diffonde Mondadori, mica Pizza&Fichi. Poi dici che non c'è un complotto in corso. Gli uomini di Cultura con la C maiuscola lo sanno e infatti boicottano il gruppo Mondadori... Ah no, quello è un altro film!

un euro per ogni non lettore

Oggi pensavo a come sarebbe bello se avessi un euro per ogni italiano che non legge... Forse invece di provare a chiedere 10-12 euro a quei pochi che leggono in cambio di un libro, farei prima a mettermi davanti ai centri commerciali o alle porte delle chiese chiedendo un euro a tutti i non lettori per lasciarli andare in pace. Stai bene tu!, mi direbbero sfottendo. E infatti se avessi un euro per ciascuno di loro che non legge sarei praticamente milionario.

mercoledì 15 gennaio 2025

un lavoro da uomini

Leggere le dichiarazioni di Trump e Musk che dicono che gli incendi di Los Angeles si diffondono non a causa dei cambiamenti climatici e dell'azione dolosa degli uomini (che vanno sempre a braccetto), ma per colpa del fatto che nel corpo dei pompieri c'è stato un eccesso di assunzioni di donne, extracomunitari e omosessuali, tutta gente "geneticamente" incapace di fare un lavoro da veri uomini com'è appunto il pompiere, sarebbe assurdo e ridicolmente retrogrado, se non fosse tragicamente vero nel 2025, e soprattutto se non ci fosse gente che li prende sul serio, sia in America che qui da noi, compresi i "nostri" Lilin e Salvini e tutti quelli che li seguono a ruota.

la piazza

C'è un amico che ogni volta che mi incontra per strada mi dice che lui è sicuro che io diventerò famoso un giorno, ma quando non mi servirà più a nulla. Io ogni volta gli rispondo: Fa niente, basta che mi danno almeno una piazza.

martedì 14 gennaio 2025

ancora no?

Autrice che mi chiama al telefono: Lillo, mi vuoi dire che cosa devo fare per farmi pubblicare da te? Hai letto la mia proposta? Ancora no? Come, dove sta? Te l'ho mandata a ottobre! Possibile che non l'hai ancora vista? Ma così schifo ti faccio? Insomma Lillo, dai! Ho voglia di pubblicare con la tua casa editrice! Com'è che si chiama?

i segni

Ci sono anni che già dalla partenza lo vedi subito che verranno storti, e altri mosci mosci che già ti viene l'uggia da gennaio. Questo, devo dire, se devo dare ascolto ai segni sta partendo benissimo, le novità sono buone. E soprattutto mi sento bene, nonostante i problemi, e pieno di energie. Non mi sentivo così rilassato ed energico, credo, dal 2019. Non dico che tutto questo mi cambierà la vita, e magari a febbraio c'è un rovescio, ma perlomeno oggi sto un po' più dritto sulla schiena.

domenica 12 gennaio 2025

misura

Straordinario, pensavo oggi, come una buona parte di quelli che mi contattano abbiano cominciato a scrivere versi dopo una delusione d'amore e poi abbiano interrotto quando si sono rifidanzati, ma in tutti è rimasto il dubbio di sapere quanto valgono i loro versi, forse per dare una misura al loro perduto amore.

sabato 11 gennaio 2025

Oggi mio fratello, insolitamente gentile, mi ha fatto un bel complimento, ha detto che per quanto e come lavoro (impegno + qualità) io dovrei percepire un’entrata di almeno 5000 euro al mese, da alto professionista insomma. Invece, ed è la tragedia di questo paese, guadagno quanto una donna delle pulizie. Né sono il solo. Si realizza in quelli come me, insomma, l’ideale socialista che vuole tutte le classi professionali – da quella intellettuale alla manuale – livellate sullo stesso piano di parità, purtroppo però un piano al ribasso, non elevando le più umili a una condizione migliore, ma abbassando tutte le altre a un piano inferiore della scala economica e della dignità.

giovedì 9 gennaio 2025

l'odore

Ci sono alcuni angoli del mio paese che puzzano di piscia fresca di cani con una tale intensità da rievocare le nostre tradizioni. Pisciapizzùle venivano chiamati un tempo gli abitanti del borgo per distinguerli dai contadini, quelli che non avendo i campi intorno per svuotarsi lo facevano nei vespasiani o negli angoli di strada, imprimendovi il proprio odore di poveri. Stamattina passeggiando per il paese, ho rievocato questo passato di cafoneria cittadina, anche se poveri non lo siamo più.

mercoledì 8 gennaio 2025

voce

Nel sogno ero talmente lontano dalla voce che mi chiamava – in un mondo tutto fatto di sordomuti che comunicavano i loro sentimenti fotografandosi l’un l’altro, e regalandosi foto dove i visi erano semicancellati dai flash – che non riuscivo a svegliarmi. – E se non volessi tornare? chiedevo, ma nessuno lì poteva rispondermi. Nessuno tranne la voce che sentivo chiamarmi – Antonio, Antonio – e non sapevo dov’era, né in che modo raggiungerla. Che sogno diabolico, pensavo.

domenica 5 gennaio 2025

anno di grazia

Gli amici mi fanno gli auguri: Ti donano i 50. Sfido, in realtà son 48, me li aggiungo io così sembro più giovane. Del resto lo dice anche la Smorfia, 48 morto che parla. Si entra, insomma, nel mio anno di grazia.

sabato 4 gennaio 2025

poesia come resistenza

Chissà se tutti quelli che scrivono che la poesia è una forma di resistenza dentro di sé si immaginano come un piccolo partigiano armato che va per montagne e vicoli di città assediate sparando agli invasori che parlano un'altra lingua, un tempo detti barbari; oppure se, all'opposto, si credono proprio loro i barbari venuti a sconvolgere l'impero. E chissà che colonna sonora gli parte ogni volta nella testa.

giovedì 2 gennaio 2025

editori, distributori, librerie

Stando all’elenco degli Editori Italiani registrati su Arianna, che è un Catalogo tematico, oggi, 2 gennaio 2025, ci sono in Italia 3.158 editori attivi: non sono tutti, perché sono soltanto quelli che si sono registrati (a pagamento) su Arianna. Tutti quanti insieme, gli editori in giro dovrebbero essere fra i 5 e i 6000, e incredibilmente ancora non bastano a soddisfare i bisogni di un pubblico che non fa altro che scrivere, scrivere, scrivere, senza mai riposare. Non a caso, tutti questi editori che sfornano milioni di libri, vengono messi in circolazione da circa una quindicina di distributori a carattere “nazionale”, più vari altri “regionali” e “provinciali”, che fondamentalmente guadagnano in percentuale sul prezzo di copertina del libro più di quanto entri nelle tasche di autori ed editori, se alla fine qualcosa entra. Di questi distributori il primo, oggi, 2 gennaio 2025, per numero di clienti, stando ai dati Arianna, è ALI (901 editori), che scalza dal podio Messaggerie (837), seguono Libro Co. (619), CDA (321) e Terminal (211) con cui ho lavorato negli ultimi mesi. Poi certo bisogna dirsi le cose come stanno: ALI è Mondadori e Messaggerie è Feltrinelli. Il più grande grossista italiano, per tutti gli altri, è Fastbook, ovvero Feltrinelli. E quindi se chiedi a un qualsiasi libraio, anche di quelli che si dicono orgogliosamente “indipendenti”, quali sono i primi tre fornitori con cui, per necessità o comodità, lavorano, ti risponderanno tutti inevitabilmente: ALI, Messaggerie e Fastbook, ovvero Mondadori e Feltrinelli. Quindi “indipendenti” sì, ma proprio come noi fino a un certo punto, e, in alcuni casi va detto, soltanto a parole.

martedì 31 dicembre 2024

il mondo

Oggi ho preso un caffè con un'amica che fa tutt'altro nella vita rispetto a ciò che faccio io, lavora in ambito scientifico, e visto che le mie storie la divertono ogni volta mi chiede ragguagli sulle ultime novità della telenovela editoriale a cui assisto giorno per giorno. Così oggi, arrivati alla polemica di PLPL e caso Caffo, di cui pure non sapeva nulla, mi è scappato di dirle: Ma non sai veramente nulla, e lei mi ha risposto: Lillo, ma tu lo sai vero che il mondo è più grande di così.

sogno dell'ultimo dell'anno

Stanotte come ultimo sogno dell’anno 2024 ho sognato mio padre che irrompeva in un sogno in cui tutto mi andava storto, esattamente come nella vita reale, e irrompendo nel sogno mi diceva STRONZA ridendo, riferendosi alla mia fortuna. La fortuna è una stronza e infatti mi manca, ma proprio per questo bisogna riderne, anche se tutto va male, ridere perché tanto, anche se smetti di farlo, non è che la vita migliora. Infatti mio padre rideva e io allora l’ho abbracciato per il collo e me lo sono stretto al petto.

domenica 29 dicembre 2024

arretratezza

Leggevo ieri una considerazione, secondo me giustissima e degna di riflessione, di Mira Jara Toledo a partire da come viene recepita la poesia di Carlo Bordini in Italia. Molti lo considerano un poeta sperimentale mentre in realtà Bordini è un poeta profondamente classico, ma questo non fa che svelare la profonda arretratezza del pubblico italiano, che non sa andare oltre la distinzione fra poesia "lirica (qualunque cosa voglia significare)" e tutto ciò che non è lirico, a cui viene sbrigativamente assegnata l'etichetta di poesia "di ricerca".

follia di massa

Giuro che è molto fuori di testa questa cosa che leggo da un paio di giorni. Da una parte molte donne (e uomini) che conosco condividono post che dicono “Free Cecilia Sala” (usando il “free” anglofono, anche se poi ce l’hanno con l’America padrona), e sottintendendo: “Liberatela, voi Patriarchi di tutto il mondo” come se l’avessero fermata perché è una donna, e non perché è una giornalista che faceva il suo lavoro in un paese sotto dittatura. Dall’altra leggo post di gente che non so più come definire, che in barba al noto detto “restiamo umani”, si dicono convinti che Cecilia Sala sia una “spia” delle forze “americano-sioniste” che hanno preso di mira il Medioriente – che è una spia si evincerebbe dagli articoli che scriveva “da brava Atlantista” contro Putin, ma “senza mai prendere posizione su Gaza” o “accennare ai bambini morti a Gaza” – e che ora questa spia per cui non provano nessuna pietà, è stata fermata mentre cercava di carpire informazioni militari per il nemico (cioè noi stessi, visto che bene o male siamo nati da questa parte del mondo). E concludono dicendo che, se la Repubblica Iraniana è stata presa di mira dai nemici che siamo, forse non è così cattiva come la dipinge la “stampa plutocratica” di matrice “americano-sionista”, e tutto questo in barba alle rivolte scoppiate in piazza dopo la morte di Mahsa Amini. Questo sto leggendo in queste ore, e giuro che per me si sta sfiorando la follia di massa. Certe volte penso che dovrebbero vietare la visione di film come Il Signore degli Anelli o di Star Wars ai minori di cinquant’anni, perché rischiano di deviare le menti più deboli.

sabato 28 dicembre 2024

trasporti

Mi illudevo fosse solo una mia impressione, invece l’impressione è stata confermata da una serie di indagini di cui oggi si è parlato su alcuni giornali: il servizio dei trasporti pubblici in Puglia è peggiorato dopo il lockdown: ci sono meno mezzi, con un servizio assai più carente e con un aumento costante dei ritardi. Al punto che non solo se ne lamentano i vari turisti, dato che il settore trasporti è visto spesso solo in relazione al turismo, ma ha avuto ripercussioni anche sulla vita dei pendolari, di quei residenti in Puglia che una volta andavano al lavoro in città coi mezzi pubblici, e dopo il lockdown, a causa di questa crisi, hanno dovuto rinunciare a quel servizio: si è registrato così, rispetto al 2019, un calo del 65% dei pendolari pugliesi che usano i mezzi i pubblici (più della metà in meno in cinque anni!). Questo significa, in soldoni, non solo una diminuzione delle entrate per il servizio pubblico, ma anche una rimodulazione dei finanziamenti pubblici inerenti il settore trasporti che riduce la possibilità di lavoro e rallenta ulteriormente il riammodernamento sempre più necessario per un servizio sempre più obsoleto. Inoltre, con la metà dei pendolari che prima usavano i mezzi e ora usano la macchina, si è registrato un aumento esponenziale del traffico automobilistico che ha ripercussioni non solo ambientali: infatti, è contemporaneamente aumentato il numero dei casi di stress da lavoro (aumento del 18%) e, anche in conseguenza di ciò, degli incidenti stradali (aumento del 14% nella sola area metropolitana di Bari), molti dei quali sono degenerati in rissa, considerato il generale aumento dell'aggressività.

martedì 24 dicembre 2024

mozart

C’è tanta gente là fuori – lo so perché vi leggo – che si scandalizza o fa battutacce su Jovanotti che dice che Tony Effe e Mozart sono “colleghi” (non che sono sullo stesso livello, soltanto che fanno lo stesso lavoro); molti lo dicono senza nemmeno avere ascoltato l’intervista di Jovanotti, ma soprattutto – ed è peggio – senza nemmeno avere ascoltato Mozart, che da quel signore che era li avrebbe di sicuro apostrofati così: “Leccatemi il culo”.